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Fossalta di Portogruaro

Fossalta di Portogruaro - Vado (Totem situato in via G. Matteotti - via E. Fermi)

Oltrepassata la mutatio Apicilia, luogo di sosta situato in località Latisanotta, la Via Annia proveniente da Aquileia entrava nell'agro concordiese (immagine). In prossimità di San Giorgio al Tagliamento la strada oltrepassava il fiume, anticamente denominato Tiliaventum Minus. Dopo pochi chilometri raggiungeva un altro ramo del fiume, il Maius, e lo superava utilizzando un guado di cui si è conservata memoria nel toponimo Vado: vadum significa, infatti, guado. L'ampiezza del fiume, qui ipotizzata intorno ai 150 metri, non consentiva la costruzione di ponti in legno o in pietra, tuttavia questo era un punto strategicamente rilevante non solo perché la presenza del fiume facilitava i collegamenti con l'entroterra, ma anche perché da qui si dipanavano altri percorsi diretti verso nord.

Profonde sono state le modifiche che questa parte di territorio ha subito nel corso dei secoli: lo stesso corso del Tagliamento non corrisponde più, oggi, a quello che il fiume aveva nell'antichità. Secondo le testimonianze degli antichi esso era diviso in due rami, il Maius e il Minus, entrambi guadabili in questa zona per la scarsa profondità delle acque. La presenza di estese aree paludose e la ricchezza della rete idrografica hanno comunque favorito lo svilupparsi di piccoli insediamenti rurali che per la loro sussistenza economica si potevano avvalere sia delle comode vie d'acqua, sia di collegamenti viari terrestri.

Diversi ritrovamenti archeologici lungo il tracciato dell'Annia, qui individuato in più tratti, parlano della vita quotidiana di questi piccoli borghi disseminati nell'agro concordiese: una vita che si dipanava tra fattorie e ville rustiche, alle quali non di rado erano associate piccole necropoli.

In basso, in primo piano, le probabili tracce della Via Annia mentre, più in alto, si nota la traccia di un antico alveo contornato da argini, ora sepolto e spianato, probabilmente attivo in epoca romana. Queste tracce, apparse solo negli ultimi anni, sono state probabilmente esumate dalle arature recenti che hanno asportato la sottile copertura alluvionale postromana che le seppelliva
(foto A. Ninfo - Dipartimento di Geografia - Università degli Studi di Padova).


Fossalta di Portogruaro - Vado

Totem situato in via G. Matteotti - via E. Fermi -
Concept progettuale e realizzazione grafica: Massarente Architettura srl